No Limit Hold’em: il semi pro, 5º articolo della serie
Chi gioca a Texas Hold’em con continuità su una particolare poker room spesso nota alcuni giocatori già visti, che sono presenti spesso su uno o più tavoli in cui siamo seduti. Tali players, definiti “regulars” o semi pro, sono spesso giocatori vincenti, che sanno battere il livello in cui giocano, ma non per questo sono privi di difetti e punti deboli.
L’approccio verso questo tipo di giocatore deve essere completamente diverso rispetto a qualunque altro, soprattutto considerando che abbiamo a che fare con giocatori che sanno il fatto loro e di conseguenza non in grado di lasciarci un elevato valore atteso. Come si dice spesso, gli squali non si mangiano l’uno con l’altro. Questi giocatori di Texas Hold’em hanno infatti un buon backround, sono spesso frequentatori di forum e siti di coaching, sanno a loro volta exploitare i nostri difetti e pensano ad un livello sicuramente superiore al secondo. In pratica sono semi professionisti come loro i players con i quali dobbiamo spartirci la torta, rappresentata dal valore atteso negativo dei giocatori perdenti.
Come affrontare i regulars, i semi pro
Prima di tutto un regular, sopratutto quando si parla di Sit and Go, ha uno stile di gioco tight aggressive, ovvero lo stile in grado di massimizzare i profitti nei SNG di Texas Hold’em.
Per questo è opportuno rispettare il loro gioco ed esigere rispetto da parte nostra: evitiamo confronti diretti con questi giocatori finchè possibile, focalizzandoci sui fish, molto più facili da battere. Un semi pro non ci darà molta azione a meno che non abbia in mano una monster, al contrario di un fish.
Attenzione però a non fraintendermi, considerando regular chiunque sia spesso seduto ai nostri tavoli: a volte vi sono players terribili che multitablano e dai quali possiamo estrarre un grande valore. Per individuare un regular vincente è opportuno osservare alcune delle sue giocate ed osservare come applica le strategie di Texas Hold’em come il rilancio in posizione, la continuation bet e altro.
“Istruzioni per l’uso”
Per prima cosa vi consiglio di prendere quante più note possibile su questi giocatori, in modo da avere una chiara idea delle loro tendenze. Controrilanciare le loro giocate con un ampio range di mani è a volte consigliabile, dal momento che questi players non rimarranno nel piatto con mani marginali. Ma il consiglio più importante è quello di non farsi coinvolgere in quelle che i giocatori di Texas Hold’em chiamano “ego wars”, ovvero nelle cosidette battaglie tra galli, fatti di rilanci e controrilanci, spesso in bluff, al fine di stabilire la superiorià psicologica dell’uno sull’altro. Di sicuro non è così che si vince a Texas Hold’em. Evitare queste guerre “fratricide” è la prima regola da osservare quando si ha di fronte un semi pro di buon livello.
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